martedì 3 luglio 2012

Un nuovo giorno, inizia la mia seconda settimana.
Ok, per prima cosa sblocco il telefono. Poi i francesi decidono di andare allo Zoo e, mio malgrado, mi aggrego anche io. 
I francesi si chiamano Michel, Thomas, Thomas n°2 e Olivier, ma in realtà ho confidenza solo con i primi due, gli altri sono un po' nerd.
Sono titubante, avrei preferito vedere canguri e koala in natura e non dietro delle sbarre. Arrivata allo Zoo vedo che gli animali sono tenuti in ampi spazi, comunque vedere le tigri così denaturate, che fanno avanti e indietro nelle loro gabbie è molto triste.. La compagnia dei miei amici invece è piacevole.
Tornata in ostello ricevo la chiamata di Jim Conroy (l'ho contattato precedentemente rispondendo ad un annuncio che diceva solo "Horse Person", sul sito Seek.com.au). Mi parla un po' del lavoro, dice che è duro, mi chide per quanti anni ho fatto equitazione.. rispondo tre!?!, ok, non è del tutto vero.. Mi dice che la paga è 500 dollari a settimana, cibo e alloggio inclusi. Mi chiede se ci voglio pensare. - No non ci voglio pensare, devo solo aspettare il mio tax file number, ma non ci voglio pensare. Voglio farlo.
Ci salutiamo.
La sera vado a letto presto. Per il giorno dopo ho prenotato il tour per il Great Ocean Road con Myro (il ragazzo indiano.. si ora so il suo nome e so che è indiano).
Mi sveglio davvero presto, ho il pick up alle 7.25 a St. Kilda Road, ci vogliono circa 20 minuti per arrivarci.
Il tempo è uno schifo, piove. Ci vengono a prendere presto, ma dobbiamo aspettare 30 minuti per colpa di un' indiana ritardataria. Siamo gli ultimi a salire sul pulmino. Ci guardano tutti male.
L'autista è anche la guida del nostro tour. Inizia subito a fare dell'humor spiccio, a raccontare storie, parlando davvero velocemente e con un forte accento australiano. Il pulmino è merdoso, è scomodo, il vetro si appanna e devo pulirlo ogni minuto per poter vedere di fuori. Myro comunque è molto entusiasta. 
Ci fermiamo per una prima tappa molto bagnata, l'autista ci offre tea e caffè da dei termos.
Il panorama è splendido, nonostante il vento e la pioggia ci sono centinaia di surfisti che cavalcano le onde. La sosta è abbastanza breve. La seconda sosta è ugualmente breve e ugualmente bagnata. Ma per me, molto più bagnata della precedente, perchè decido di scendere in spiaggia per fotografare il mare.Pessima decisione. Mi avvicino un po' troppo ed un onda mi sommerge totalmente le scarpe. Bene, merda. Sono all'inizio della mia fantastica giornata con i piedi completamente bagnati, e c'è un freddo pazzesco, per non parlare del vento. L'acqua però è calda, ma questo non mi consola. Ok, un pescatore ride della mia disavventura, io resto semplicemente inebetita.
Salgo sul pulman e mi tolgo le scarpe per scoprire l'entità del danno. Non c'è rimedio. 
La tappa successiva è una riserva dove si possono vedere Koala in natura. Continua a piovere. Ne vedo tre, più un mucchio di pappagalli colorati. 
Tutte le tappe continuano ad essere piovose e ventose, i finestrini continuano ad essere appannati. 
L'oceano è bellissimo, i miei piedi sono gelati. 
Mangiamo in un posto abbastanza triste, un pasto abbastanza triste. Poi Myro mi offre metà di un dolce glutine-free ma fatto con della buona frutta secca. Ok sto un po' meglio, inizio ad asciugarmi un pochino.
Passiamo per la Rain forest. Credo l'esperienza più piacevole del tour, se non fosse che c'è rumore d'acqua continuo, pioggia e ruscelli e io faccio davvero fatica a trattenere la pipì. Dicevo la rain forest, una foresta tropicale, con alberi giurassici.. veramente un posto unico al mondo, ma molto diffusa in tutto il territorio australiano.
In pulman sono per lo più concentrata a capire se fa più freddo con o senza scarpe e fuori dal pulman il mio pensiero è tutto: come fare a far fotografie decenti, con il vento contro, cercando di non volare via e con la dannata pioggia (quindi mi scuso se le foto sono sfocate).
Ai Dodici Apostoli il viaggio si avvicina alla fine. E' molto bello e suggestivo, ma piove davvero tantissimo e il vento è inaffrontabile. Ombrelli rotti a terra e giapponesi vestiti da preservativi sui sentieri. Ho seriamente paura di volare via e mi chiedo se ci sia qualche possibilità che questo possa accadere realmente. Oltretutto quando cerco di scattare foto, semplicemente il vento mi costringe ad indietreggiare e mi fa perdere l'equilibrio. Facciamo per tornare al pulmino, ma non lo troviamo più. Proprio in quel momento Dio decide di scatenare l'inferno e il più feroce degli acquazzoni si abbatte su di noi. Quando troviamo il nostro pulman i miei pantaloni sono bagnati fino all'attaccatura delle cosce.
Altre due tappe come questa e decido che per me è abbastanza. L'ultima tappa è così ventosa e fredda che non scendo dal pulmino.
Comunque nonostante tutto trovo la giornata tanto stancante quanto piacevole.
La sera, dopo una doccia calda, passo un po' di tempo con i francesi, tra i quali c'è anche Sonya, una ragazza che parla molto bene italiano, (che ho conosciuto il secondo giorno, ma che mi sono dimenticata di menzionare). E' arrivata anche una nuova coppia, che diventa subito parte del gruppo.
Il giorno dopo la tempesta piove ancora. Fa ancora freddo... e spacco il mio computer. 
Si spacco il mio computer. Cioè non porprio tutto il computer, solo lo schermo. Comunque questo basta a devastarmi.
Quando ritrovo la forza di vivere lo infilo dentro il mio zaino, e sommessamente affronto St. Kilda Road con il fardello sulle spalle, arrivando ad un Pc Medicare, che mi spilla 390 dollari per la riparazione. Purtroppo non posso farne a meno, non vivo senza (ho anche pensato di comprarne uno nuovo, ma non posso convivere con la tastiera australiana, è troppo diversa).
Il pc rotto mi devasta davvero, passo il resto della giornata in compagnia di Thomas e della nuova coppia di francesi, da cui apprendo qualche trucco sulla vita da poveri (ad esempio dove comprare cibo indiano precotto, con l'offerta tre pacchi per 6 dollari). 
Sto prendendo atto della mia povertà. Le mie finanze iniziano a scarseggiare. Devo decisamente cambiare tenore di vita. 
Vado a letto presto, sono troppo devastata. Ho anche finito completamente il credito al cellulare. 
Oltre il danno la beffa.
Mi sveglio.. ancora troppo presto. Resto nel letto ad aspettare le 8.00 per poter scendere a fare colazione.
In mattinata ritiro il mio pc, sono ancora amareggiata per questa storia del pc rotto. Decido di fare una lista dei soldi spesi fin'ora. Ok la somma è sconcertante. Davvero. Ho speso circa 1700 dollari in poco più di 10 giorni. Gli altri backpackers vivono mesi con la stessa cifra. Com'è possibile. Ho bisogno di darmi una regolata. 
Decido di comprare il volo per Townsville, prima comincio il lavoro e meglio è.
Passo un altro pomeriggio con i francesi. Vogliamo andare a vedere i pinguini sul pontile al tramonto.
Questa volta mi insegnano che il cappuccino da 7eleven costa solo un dollaro, questa per me è una specie di rivelazione. Ho davvero bisogno di imparare come si risparmiano soldi.
Sul pontile i pinguini ci sono e sono tanti, fanno strani versi. Ci sono anche degli strani ratti d'acqua con le code bianche, una specie protetta tipica di questa zona.
Con noi c'è anche un ragazzo neozelandese. Tornati sulla terra ferma troviamo uno stand che regala tea Lipton al latte, uno strano miscuglio, che sa di cannella, ma è caldo e gratis.. quindi lo beviamo con piacere.
Con i francesi sto davvero bene. C'è sempre un fondo di serenità nel mio cuore, anche quando fa freddo, non ho soldi, il mio pc si rompe, sono stanca, ho il vento contro e la pioggia neglio occhi, sto semplicemente bene. Mi sento felice, forte e non mi scoraggio.
Mi aspettano dei mesi duri, sempre se riesco a non perdere il lavoro.. Ma sono viva, sto bene. E l'affronterò giorno per giorno.

















3 commenti:

  1. dai che imparerai a vivere da povera: stiamo imparando tutti!!!
    le foto sono molto belle, soprattutto quelle dell'oceano. mi fa piacere sentirti sempre ottimista:quando sei serena tu siamo sereni anche noi.<3

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  2. foto meravigliose, molto bello il tuo stile di scrittura <3
    Si affronterai e vivrai quest'esperienza giorno dopo giorno e riuscirai alla grande tvb

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  3. le ultime due frasi mi hanno fatta emozionare. e tutto così vivo lì. un bacione sono con te!

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