giovedì 25 aprile 2013

Mouse, la nuova arrivata in Tron-House, si sta ambientando pian pianino.. E finalmente sta mettendo su qualche etto.
L'ho trovata che stavo con Lea, passeggiando vicino al porto turistico.. ovviamente di Pescara.. Bolognano non ha nemmeno il mare.
Era uno scheletrino smocciolante, che pesava si e no mezzo chilo, con il pelo tutto unticcio. 
Non ho potuto lasciarla in mezzo alla strada, perchè non se la sarebbe cavata senza cure mediche.. Insomma, ho fatto gli occhi teneri a Lea, che me l'ha lasciata caricare in macchina.. e me la sono portata a casa.
Dopo un consulto online con una veterinaria che mi ha consigliato le prime cure mediche, sono riuscita finalmente (perchè non ho la macchina) a portarla dal veterniario.. quello bono di Francavilla, che però mia madre dice che è sposato, avendo notato che porta la fede... 
Dicevo il veterinario mi ha detto che la piccola, tanto piccola non è.. Ha già quasi 6 mesi perchè ha cambiato i dentini.. mi ha fatto comprare delle medicine iper costose per un'infestazione di acari che ha nelle orecchie.. Ed ora con le mie amorevoli cure, tanta pappa e un lettino caldo, sta finalmente trasformandosi in una gattina vera.
E' tutta coccole e bru-brii e le altre due si sono ovviamente coalizzate contro di lei.. devo tristemente ammettere che, la mia, è una casa di prime donne!

Lunedì è stato il mio compleanno e Samanta, la mia amica attivista, mamma di Eros, il più piccolo vegan che io conosca, è venuta a casa a cucinare per me ed una squadra di altri vegan affamati, facendo carbonara vegan, polpette ai cereali e una crostata ai frutti di bosco e crema pasticcera super golosa.
Ho anche portato Sam e gli altri a vedere le caprette tenute prigioniere da un mio vicino di casa, recluse in una stalletta buia da più di un anno.. Per coincidenza, mentre passiamo, lui mi ha chiesto se le volessi comprare, perchè gli hanno detto che sono interessata.. Io mi sono defilata dalla conversazione, facendo subentrare Sam che era prontamente al mio fianco, sperando fosse più diplomatica di me.. E dopo tanto contrattare è riuscita a farcele cedere gratuitamente.. Quindi ora Sam sta organizzando una colletta per finanziare il loro viaggio verso la nuova dimora nella campagna di un'animalista di Rimini.. probabilmente le porteremo il prossimo sabato!

Questo weekend è venuta Daniela, la mia amica ed ex compagna di Accadema, che vive a Roma. 
Dopo una mattinata bellissima e faticosa, in cui le ho fatto da guida per i sentieri.. ed un bel pranzetto, ci passa a trovare Fede(rico), mio amico anche lui veg, che abita a Francavilla, ma studia Naturopatia a Roma.
Beh, finisce che ci facciamo un altra passeggiata, ma io muoio di sonno e mi inizia a girare la testa.. quindi torniamo a casa.
Mi appallottolo sul divano, ma sono pervasa dai brivi, mi viene anche la nausea. Mi metto a letto, al buio.. Ma inizio davvero a sentirmi male, non riesco a bloccare il mio corpo, se provo a non far tremare le gambe, mi tremano le braccia.. ho un emicrania folle e devo vomitare.. Dopo qualche controllo da parte di Daniela e Fede, che dai miei ansimi e mugugnii capiscono che non sto affatto bene.. Alla fine decidono di chiamare l'ambulanza.. pensando che io abbia una qualche intossicazione alimentare.. (a pranzo io e Daniela ci eravamo mangiate una foglia di fico d'india ad insalata.. pensando fosse un Nopale.. meglio non commentare).
Nel momento in cui arriva l'ambulanza io ho appena vomitato.. e per circa 3 minuti mi sento meglio.. 
Dall'ambulanza scendono una donna, un uomo ed un ragazzo.. dopo qualche domanda e qualche risata fatta alle nostre spalle sulla storia del fico d'india, mi misurano la febbre che è salita, nel giro di un'ora, quasi a 40.. Quindi mi fanno una flebo di tachipirina.. io sono alquanto delirante.. posso solo dire che oltre ai dolori immensi, vado nel panico perchè non so cosa farmene degli animali, dove avrei potuto lasciarli se fossi stata male per giorni.. Ricordo che Federico mi ha tenuto la testa mentre vomito, che Daniela mi ha tenuto la flebo mentre provo a fare la cacca, ma senza grossi risultati, perchè inibita dalla sua presenza.. Che nella strada per il ritorno faccio fermare Daniela due o tre volte per scendere a vomitare, buttata sul ciglio della strada.. E che quando mi sveglio l'indomani, la febbre è già passata.. Trascorro due giorni a casa tra le cure dei miei e le coccole di Mouse, che alla fine ho ficcato in trasportino e portata con me.. Micia invece è rimasta a casa con la finestra semi aperta e tripla razione di pappa.. 2-3 ciotole d'acqua.. Out è anche lei venuta con noi.

Sono di nuovo a Bolognano, l'emicrania è durata 3-4 giorni, ma stamattina mi sono svegliata che sono abbastanza tornata in me. Devo stare ancora un po' riguardata e devo ammettere che stare ferma è dura.. dal momento che incentro le mie giornate sulle lunghe passeggiate e i lavori in giardino.. ma il riposo mi sta facendo bene. Non so ancora cos'ho avuto.. mi piace considerarla una "scarica depurativa" in cui il mio corpo si è liberato da tante tossine.. ma possiamo semplicemente dire che ho avuto "un virus".. Fatto sta che i virus intestinali restano tra i migliori amici di una donna.. perchè ora sono una silfide.






mercoledì 10 aprile 2013

VER IS HERE country edition


So che molti di voi stanno ancora aspettando di sapere com’è finito il mio viaggio in Australia.. e tanti più non sanno ancora che dall’Australia me ne sono andata! Vi prometto che un giorno avrete il piacere di leggere quel capitolo.. Anche perché le disavventure di una notte a Shangai sono state dettagliatamente descritte sul retro del mio biglietto di ritorno.. Ma dovrete pazientare ancora un po’, perché non è di questo che, adesso, voglio parlarvi.

Capitolo 2

VER IS HERE country edition.

Out se ne sta sdraiata sull’uscio della porta, lì lì per addormentarsi. Oggi è più tranquilla del solito, anche se quando sente un rumore scatta in piedi ed inizia ad abbaiare al nulla. Micia invece ha scelto una postazione ben più confortevole per il riposino pomeridiano. E’ appollaiata sul mio letto.. o dovrei dire: il suo letto, perché a conti fatti, ci trascorre molto più tempo di me..  Quindi me ne sto qui, a godermi un po’ gli uccellini che cantano.. Russare di Out permettendo.
Oggi R., un signore molto simpatico, che mi è stato presentato dalla madre di Lea,  mi ha portato a fare un giro per sentieri  tortuosi, discese ardite.. e risalite.. che è quasi bastato a mettere k.o. quella pazza di Out. Abbiamo visitato una grotta, attraversato ponti di legno fatiscenti (su cui Out, a ben ragione, ha rifiutato di mettere zampa), poi abbiamo costeggiato il fiume.. e raccolto il solito bel mazzo di asparagi, che ovviamente è finito nel mio piatto oggi a pranzo!
Ho anche trovato un’antica bottiglina di liquore. Non passa giorno in cui non raccatto qualche vecchio cimelio abbandonato nei boschi chissà come.. e che ha acquistato valore nel tempo.
Oltre ai barattoli di latta più assurdi e ad una gamba di bambola, ho trovato tanto di quel pentolame, che ora accoglie le mie piante, qualche vecchio pitale, fiaschette di vino e boccette di vecchi profumi, mezzo mappamondo.. e il pezzo da novanta: mezzo asciugacapelli anni ’50.. insomma tutta roba che per me è un tesoro.
La vita da ragazza di campagna mi piace un sacco, trascorro le mie giornate facendo passeggiate nei boschi, dove talvolta si avvista qualche cinghiale, o se sei più fortunato gli scoiattoli in amore.. ma so anche di cervi, lupi e caprioli.. che ancora non ho avuto la fortuna di incontrare.
Il paese è infinitamente piccolo ed è la patria del pettegolezzo. Sono sicura che allo scoccare del primo mese saprò già tutto di tutti.. ma non verrò certo a raccontarlo a voi!
I pettegolezzi sono tra quelle forme di intrattenimento di cui non si può fare a meno, che non interessano a nessuno, ma che, in fondo, piacciono a tutti. Anche a chi, come me, cerca solo pace e tranquillità.
Se poi l’età media del paese si abbassasse di qualche ventennio sarebbero ancora più interessanti.. Chissà quanti già ne girano sul mio conto!
Fin’ora quelli più peccaminosi “sono tutti su” / “o li faccio con” il mio amico G., un uomo eccentrico di 70 anni, nobile decaduto,  vecchio amico della baronessa, vegetariano.. che gira con una cagnetta così minuscola che se la porta via il vento.  Ieri mi ha definita così borghese, che per snobbare i borghesi sono venuta qui a “fare la contadina”. Poi si è offerto di ridipingere l’orribile mobile che ho in cucina e riadattarlo in stile ‘700.. cosa che però non si può fare, essendo il mobile del padrone di casa.
Ora vi lascio e vado a farmi una doccia.. Ho ancora diverse spine di cactus conficcate dietro la schiena.. una non tanto gradita eredità dalla mia passeggiata selvatica.