venerdì 6 luglio 2012

In cui sbarco a Townsville e la trama si infittisce..

Devo essere davvero stanca. Mi addormento sulla moquette dell'aereoporto di Melbourne, Tullamarine. Dopo parecchi pisolini salgo finalmente sul mio volo, con scalo a Brisbane.
Mi riaddormento immediatamente e al mio risveglio siamo decollati e stanno servendo la colazione.
Niente a che vedere con China Eastern Airlines, qui succo di vera frutta al 99%, non come l'aspirina cinese; oltre a delle albicocche secche, e un muesli di cereali con frutta a pezzetti.
Passo gran parte del volo dormendo, come mia abitudine: sarà anche perchè l'aereoporto di Melbourne non è il posto più confortevole dove passare la notte..
Salgo sul secondo aereo, il mio posto ovviamente è di fianco all'ennesimo ciccione, che non entra nel suo sedile ed è costretto ad invadere il mio spazio. Così è la vita.
Dopo un cokies pieno di burro, la versione australiana del caffè (decisamente molto annacquata) e centinaia di kilometri di paesaggi incantati.. atterriamo a Townsville.
L'unico modo per uscire dall'aereoporto è in Taxi.. Perfetto. Una fila interminabile di persone prima di me mi da modo di scoprire che, in questa parte del mondo, ci si siede di fianco al guidatore. Finalmente il mio turno e vengo portata all'ostello.
Qui si apre una grande, immensa, parentesi. Ora, per quella che è la mia esperienza, gli ostelli sono posti da poveri, sporchi e fatiscenti.
Questo posto invece.. non ci sono parole per descriverlo.. dico solo che nella sala comune (suddivisa in vari, ampi spazi, sia interni che esterni) c'è una scacchiera, dipinta sul pavimento, le cui pedine mi arrivano al ginocchio. Per non parlare dei mosaici di marmo nelle docce, del fatto che vedo palme e piscine dalla finestra della mia stanza e che tutti sembrano dei Cyborg. Stanno lì leggendo e cucinando cibo vero, non di quello che si cuoce nel microonde in 2 minuti.. Nel più totale silenzio. Qui regna la pace.. E questo mi inquieta enormemente.
Temperatura media di 24 gradi, vado al mare, passando per meravigliosi parchi tropicali, con alberi mai visti, pieni di liane. 
Sul lungomare in tanti sentono il bisogno di guardare di sottecchi i miei tatuaggi.. cosa che trovo molto bizzarra perchè qui la metà della popolazione maschile è composta solo da energumenti tatuati (quella femminile da neomamme di tutte le età).
Quando decido che di spiagge e occhiatacce ne ho abbastanza, tornando verso l'ostello, resto incantata a guardare il più piccolo uccellino verde che abbia mai visto, con un becco lungo lungo.. Un tipo tutto tatuato mi coglie di sorpresa, approfittando del mio momento di debolezza si ferma e inizia a parlarmi di tatuaggi, mi fa vedere tutti i suoi disegni e decide di accompagnarmi durante il mio girovagare.
Dal momento che non riesco a trovare un modo per congedarlo garbatamente, ne approfitto per fare un po' di conversazione. Ne esce fuori che nel Ranch dove andrò a lavorare si coltivava Marijuana, ma poi qualcuno è stato arrestato.
Adesso devo ammettere che il mio interlocutore è proprio una persona dubbia, ma questa notizia comunque mi lascia un po' perplessa. Se c'è un fondo di verità... speriamo ne abbiano tenuta un po' da parte..
Che altro aggiungere.. I miei nuovi compagni di stanza sono una coppia di irlandesi, che però parlano in maniera chiara e comprensibile.. e c'è anche un tedesco. Questa volta sono in un dormitorio misto.

2 commenti:

  1. e si infittisce anche l'ansia a casa...
    ma ce le fai vedere 'ste foto???
    cmq vedi che, come dicono le mamme, tutto il mondo è paese? pensavi che solo a francavilla guardassero di sottecchi i tuoi tatuaggi???
    ma forse li ammiravano perchè addosso a te sono bellissimi!!! <3

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  2. 24 gradi? non è inverno lì? baci!

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