mercoledì 27 giugno 2012

Just another day

Mi sveglio stanca. Dalla sera prima so che la compagna di stanza più fastidiosa sarebbe partita l’indomani per Sidney. Una stronza di meno! Mi rallegro di non trovarla. A colazione qualche parola male assortita con il ragazzo della mattina prima.. Non so ancora il suo nome, ne da dove viene. Il mio cervello non è ancora operativo. Un po’ meglio dopo un merdoso Nestcafè. Alla fine esco.
Voglio tornare in spiaggia. C’è di nuovo un sole meraviglioso. Questa volta passo per Albert Park, è a due passi dall’ostello. Scopro quattro pappagalli bianchi con delle facce davvero stupide, passo qualche minuto a fotografarli. Continuo la traversata del parco.. pappagalli dappertutto. Ce ne sono tantissimi verdi con le ali colorate. Ogni tanto saluto qualche amico a quattro zampe, i padroni sono sempre cordiali, è facile scambiare con loro qualche parola.
Arrivo in spiaggia, la sabbia è bianchissima dirigendosi verso Port Melbourne. Il sole è piacevole, decido di togliere le scarpe. Cazzo, una pessima idea.. è come camminare sulla neve. La sabbia non sembrava così fredda a vedersi. Resisto pochi minuti, poi le rimetto. Faccio un’altra lunga camminata, e per lunga intendo davvero lunga, le mie camminate non durano meno di 7 ore al giorno, credo di essere quasi pronta per il duro lavoro dei campi.
L’acqua da questa parte del mare è davvero gialla, ci avviciniamo al porto; i pontili pululano di pescatori spagnoli. Attraverso tre pontili prima di arrivare allo Station Pier ed al Princes Pier. Arrivata verso la zona del porto non c’è davvero più niente di wild. Decido di dirigermi a piedi verso la City. Attraverso la zona industriale, davvero brutta. Salvo uno strano uccello rimasto imprigionato tra le sliding doors di una Police Station. Pranzo con una zuppa di noodle, che mi ustiona la lingua e che riporto indietro perché contenente polpettine di carne?! Ne richiedo un’altra più verdurosa, ma purtroppo più insipida.
Poi una breve visita all’Ian Potter Centre . Il museo è piacevole, non finisco di visitarlo perché è orario di chiusurà. Decido che ci tornerò.
Il resto della serata lo passo sul divano, a far vedere le mie foto al francese, davanti a degli episodi dei Simpson. Sono davvero troppo stanca per comunicare in inglese, riesco a resistere fino alle 20.00. Vado a letto. Ancora senza cena, ancora con le fastidiose roommate che ridono e lasciano la luce accesa di proposito.














1 commento:

  1. mi piacerebbe condividere qualcuna delle tue passeggiate sulle spiagge dell'oceano...chissà...

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